Inutile approvare dei provvedimenti E stanziare dei fondi per contribuire alla ripresa dell’economia, andata in crisi a causa dell’emergenza coronavirus, se poi non vengono redatti i decreti attuativi e nessuno vede un centesimo. La situazione nel settore dei trasporti marittimi è pesantissima e ho chiesto al ministro dell’economia e finanze Daniele Franco di intervenire. La caduta dei volumi di traffico, specie nel settore passeggeri, ha penalizzato particolarmente le autorità portuali e le compagnie che vi operano, determinando tra l’altro il fermo totale del settore croceristico. Per dare ristoro a tali realtà è stato messo a punto uno specifico provvedimento, inserito nel decreto governativo n.34/2020, convertito con modificazioni dalla Legge n.7 del 17 luglio dello scorso anno. L’articolo 199, comma 10-bis, in particolare, ha portato il Ministero delle infrastrutture e trasporti, ragion per cui ho interessato al caso anche il ministro Enrico Giovannini, a istituire un fondo con una dotazione di 10 milioni di euro per l’anno 2020. Le disponibilità del fondo, nel limite di 5 milioni di euro, sono destinate a compensare, anche parzialmente, le Autorità di sistema portuale dei mancati introiti, soprattutto derivanti dai diritti di porto, dovuti al calo del traffico dei passeggeri e dei crocieristi per effetto dei provvedimenti legislativi assunti a tutela della salute pubblica. Ma la norma è rimasta inattuata, mancando appunto i decreti attuativi. Le risorse, a quanto mi risulta, non sono state dunque mai né assegnate né ripartite. Credo che questo modo di procedere affossi definitivamente ogni speranza di ripresa del settore soprattutto in realtà, come quella del Mar Tirreno Centro-Settentrionale, dove il ramo passeggeri rappresenta un fattore trainante. Al ministro Franco ho chiesto un rapido cambio di passo, considerando anche che il Governo, attraverso i fondi del Pnrr e dei provvedimenti collegati, sta puntando molto sullo sviluppo strategico degli hub portuali.