Anticorpi monoclonali e potenziamento dei distretti della farmaceutica, interrogazione congiunta

Ritengo che il Governo debba chiarire le ragioni del rifiuto delle terapie di contrasto al Covid 19 a base di anticorpi monoclonali prodotti a Latina e allo stesso tempo che debba essere valorizzato il distretto farmaceutico pontino, prevedendo anche specifici corsi di specializzazione post universitari. A tal fine, insieme ai colleghi Marco Rizzone, Alessandra Ermellino, Fabio Berardini, Silvia Benedetti, Nadia Aprile e Piera Aiello, ho presentato un’interrogazione ai ministri della salute Roberto Speranza e dell’università Gaetano Manfredi. Dall’inizio della pandemia l’Italia è tra i Paesi con il maggior numero di vittime e tutti gli esperti concordano sull’impossibilità di una vaccinazione completa prima del prossimo 30 settembre. Come dimostra il caso di Donald Trump, le terapie a base di anticorpi monoclonali funzionano, ma il farmaco prodotto dalla Bsp di Latina, acquistato all’estero, non viene utilizzato in Italia. Non è chiaro perché l’Agenzia italiana del farmaco abbia rifiutato la stessa sperimentazione e ho chiesto al Governo di spiegare le ragioni di tale scelta. Ho chiesto inoltre di dotare i distretti farmaceutici virtuosi, come quello di Latina, di corsi di specializzazione post universitari, offrendo un percorso di studi altamente professionalizzante dove sono già attivi corsi di laurea in chimica farmaceutica

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