Ci sono voluti mesi di lotte, ma alla fine con il Decreto Sostegni bis aiuti concreti arriveranno anche per le attività alberghiere e paralberghiere prive di partite Iva, sinora escluse da qualsiasi forma di sostegno nonostante abbiano sempre contribuito alle entrate dello Stato e rappresentino un pezzo ormai fondamentale del turismo, un settore centrale nello stesso Piano nazionale di ripresa e resilienza. Oggi in Commissione bilancio alla Camera è stato approvato il mio emendamento che garantisce i contributi anche a tali attività appunto, iscritte negli uffici di commercio dei Comuni dove esercitano. Il contributo spetterà loro a condizione che l’ammontare medio mensile dei corrispettivi del periodo compreso tra l’1 aprile 2020 e il 31 marzo 2021 sia inferiore almeno del 30% all’ammontare medio mensile dei corrispettivi del periodo compreso tra l’1 aprile 2019 e il 31 marzo 2020. L’ammontare del contributo è determinato in misura pari all’importo ottenuto applicando l’80% alla differenza tra l’ammontare medio dei corrispettivi del periodo preso in considerazione relativamente all’esplodere della crisi economica generata dall’emergenza coronavirus, che tra chiusure e blocchi dei flussi turistici ha messo l’intero settore al tappeto, e il precedente periodo preso in esame, quello prima dell’inizio della pandemia. Un contributo destinato infine a chi ha avuto ricavi inferiori ai 10mila euro. Trovo vergognoso che sinora le attività alberghiere e paralberghiere prive di partite Iva siano state completamente dimenticate e anche se la battaglia è stata dura sono soddisfatto di essere alla fine riuscito a far prevedere ristori anche per loro.