Tra le attività imprenditoriali più colpite dalla crisi economica generata dall’emergenza coronavirus ci sono quelle ricettive extralberghiere. Sono state lasciate prive di ristori e finalmente c’è l’impegno del Governo per aiutare i gestori di B&B non professionali. L’incontro tra il neo ministro al turismo, Massimo Garavaglia, e i rappresentanti dell’Anbba (Associazione nazionale bed & breakfast e affittacamere), Rosa Lotito e Angelo Malerba, che ho accompagnato, ha avuto esito positivo. Le restrizioni imposte dal Covid ha messo in ginocchio il settore, che conta migliaia di operatori, molti dei quali giovanissimi e donne. Si tratta appunto di un settore ampiamente trascurato nei precedenti decreti sugli aiuti alle imprese. L’incontro con il ministro Garavaglia si è concentrato sulla possibilità di far affluire risorse liquide agli operatori, dimostrando le perdite subite, ma anche quella di sgravi sulla tassa rifiuti, il canone Rai e il prolungamento della durata dei mutui. L’Anbba ha inoltre parlato con il ministro di semplificazione e più nello specifico della creazione di un portale per la registrazione degli ospiti, tassa di soggiorno e altri servizi collegati. In passato avevo già presentato degli emendamenti a favore della categoria, ma sono stati tutti bocciati. Il confronto con Garavaglia fa ora ben sperare, avendo trovato un ministro molto competente, disponibile all’ascolto e pronto a sostenere una categoria che in questi mesi non ha ricevuto alcun aiuto dai precedenti Governi. Il settore ricettivo extra alberghiero rappresenta per il Paese una modalità ormai consolidata per far vivere ai turisti, specialmente stranieri una esperienza unica, ma al contempo offre l’opportunità di riqualificare le strutture immobiliari e perseguire l’auto imprenditorialità.