Fare impresa in Italia, alle condizioni attuali, è più difficile che in Kosovo. È quanto è emerso oggi dall’audizione del prof. Nicola Rossi in Commissione Finanze, dove era in esame la Comunicazione della Commissione Europea – Verso un processo decisionale più efficiente e democratico nella politica fiscale dell’UE, in materia di armonizzazione fiscale. Non solo per un fisco poco chiaro la cui ultima grande riforma è datata ormai di 50 anni, quanto piuttosto per tutta una serie di elementi, quali la velocità della giustizia cvile, e la certezza del diritto. L’Italia è al 58° posto dello speciale Ranking stilato da “Doing business” anche perché la legislazione fiscale negli ultimi 25 anni è cambiata continuamente con interventi “spot” e gli investitori esteri hanno paura che cambi ancora ad investimenti già fatti. Davanti a questo quadro – ed in questo concordo con il professore, c’è bisogno più che mai di un fisco “che abbia l’impronta della stabilità, della chiarezza e della semplicità”, sono questi i veri strumenti per battere elusione ed evasione.