Il Comune di Bracciano sotto la lente dello Stato

Credo sia giunto il momento di fare chiarezza su come è stato amministrato in questi ultimi anni il comune di Bracciano. Uscito da un periodo di commissariamento, l’Ente locale ha visto in questi due anni avvicendarsi diversi dirigenti comunali a cui sono seguite recentemente le dimissioni di diversi Segretari Generali e assessorati, l’ultimo è stato il delegato al bilancio. Le difficoltà e le procedure con le quali si continua a governare non sono certo un mistero. Da una situazione finanziaria tutt’altro che rosea, fino ad una gestione dell’urbanistica in aperto contrasto con i dettami di competenza della Regione Lazio. Attendiamo di poter leggere le motivazioni del provvedimento di accoglimento del ricorso del Comune emesso dalla Corte dei Conti a Sezioni riunite in tema di dissesto finanziario. Esistono invece una serie di documenti, denunce, atti posti in essere dall’Amministrazione comunale e comportamenti meritevoli di un approfondimento, date le evidenti anomalie che presentano. La Regione Lazio ha ad esempio evidenziato che la variante al piano regolatore presentata dal Comune contrasta con il P.R.G. Regionale. Allo stesso modo la sezione regionale della Corte dei Conti in una lunga e dettagliata relazione aveva portato allo scoperto una situazione debitoria superiore rispetto a quella indicata dal Comune lacuale. Di queste e tante altre anomalie che si respirano nel circuito economico ed amministrativo del territorio insieme ad altri deputati, diversi appartenenti alla Commissione Antimafia, ci stiamo interessando da alcuni mesi. Ci domandiamo ad esempio come sia stato possibile che una maggioranza abbia promosso una commissione per controllare l’operato dei Consiglieri comunali dell’opposizione. Nemmeno in un regime ‘totalitaristico’ si è mai arrivato a tanto. Considerando che le forze democratiche ed associative presenti in città – che ringraziamo per il loro costante impegno – non riescono ad avere risposte soddisfacenti, ci siamo rivolti al Ministero dell’Interno ed a quello delle Finanze perché attivino i poteri che gli sono propri.

 

Qui l’interrogazione presentata insieme ai portavoce Caso, Migliorino, Currò, Grimaldi, Salafia, Ascari, Aiello: INTERROGAZIONE Bracciano

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