Le sorti di questo governo sembrano appese al MES: lo accettiamo o lo rifiutiamo?
– C’è una chiara strategia in atto: dividere l’opinione pubblica tra pro e contro. Io a questo modo di fare dico no. Così come dico no al MES. Qui non è questione di essere anti-europeisti, di essere sovranisti o meno.
- Guardate alla Spagna e al Portogallo: il loro rifiuto ad attivare il Mes è una cartina al tornasole sulla vera natura del fondo. Non vogliono essere considerati e trattati come “sorvegliati speciali”, non vogliono sottoporsi alle “rigorose condizionalità” previste.
Che vi siano delle condizioni non c’è dubbio. Non bastano le dichiarazioni dei leader europei o quelle dei commissari Ue: per non avere condizioni è necessario modificare il trattato. Ciò però richiederebbe l’unanimità dei paesi dell’Unione, al momento impossibile per l’ostilità di quei paesi come l’Olanda che fanno dell’austerità il loro totem.
Ecco allora la vera frattura, quella che non vi raccontano.
- Mentre i leader dell’Unione si dividono, facendo pesare ognuno i loro egoismi, il Parlamento europeo, vale a dire i nostri rappresentanti eletti, a stragrande maggioranza hanno votato per una vera e concreta solidarietà europea, rifiutando l’opzione del MES come strumento principale delle politiche economiche post-Covid.
Da quale parte stare viene quindi facile deciderlo. Faccio mia una citazione di San Tommaso D’Aquino: “Quando la fede non coincide con la ragione bisogna astenersi dal dare ragione alla fede”.
Quella sul Mes non è una guerra di religione, non decide chi è buono e chi è cattivo. Al contrario decide chi è razionale da chi non lo è, chi è coerente da chi non lo è per fini strumentali. Io sono sicuro che il Movimento cinque stelle alla fine dirà si al MES. Non sarà una questione di tradimento, ma di disvelamento della vera natura di quella classe dirigente: rimanere al potere a qualsiasi costo.
Il problema vero è quella della tempistica dei fondi Ue. Non è ammissibile che la prima tranche non arriverà prima di parecchi mesi.
“Nel bisogno tutte le ricchezze sono in comune”. Scriveva sempre San Tommaso. Questa frase andrebbe scolpita in tutti i trattati della Unione Europea. Se questo non è il momento del bisogno ditemi voi qual è!
P.s. Nei prossimi giorni spiegherò nei particolari come funziona il MES e cosa significa aderirvi.