La conferma della solidità del sistema Paese data dal presidente della Consob, Paolo Savona, che ha quantificato la ricchezza nazionale immobiliare, finanziaria e monetaria in 4.445 miliardi, mi rassicura. E concordo con lui sul fatto che, in riferimento alla relazione annuale che ha fatto al mercato, considerando anche la crisi economica generata dalla pandemia, sia determinante tutelare e rafforzare il risparmio.
Mi sembra in tal senso convincente l’idea di una consulta pubblica per stabilire come utilizzare le nuove tecnologie, strumento utile anche a canalizzare le risorse private verso le imprese. Il risparmio popolare del resto, come ha sottolineato lo stesso presidente della Consob, deve essere portato verso l’economia reale, con le necessarie garanzie sul capitale di rischio nelle piccole e medie imprese, a partire da quelle esportatrici.
L’Italia ha sempre dimostrato nei momenti di difficoltà di avere le energie e l’estro necessari a risollevarsi. Sono convinto che, nonostante le difficoltà della prova attuale, l’impresa potrà essere compiuta anche questa volta. Trovo estremamente efficace su tale aspetto la definizione data da Savona “di un Paese di formiche che con il proprio lavoro sostiene molte cicale estere”. Ce la faremo. Ognuno facendo la sua parte.