In provincia di Latina, al pari di altre realtà italiane, per troppi anni la sanità è stata oggetto quasi esclusivamente di tagli selvaggi, lasciando i cittadini senza ospedali e senza servizi. Qualcosa, per avere un sistema sanitario degno di tale nome, sembra però che finalmente si stia muovendo. Ho avuto un primo incontro con la nuova manager dell’Asl di Latina, Silvia Cavalli, che mi ha dato rassicurazioni sul Policlinico del Golfo, fondamentale per il sud della provincia, specificandomi che in gazzetta ufficiale è già stato pubblicato il finanziamento da 85 milioni di euro destinato a tale struttura, che l’Inail, il soggetto attuatore, sta lavorando e che l’Azienda sanitaria, nell’attesa che il Policlinico venga inserito nella rete ospedaliera del Lazio, sta già mettendo a punto gli atti di gara. Sempre per quanto riguarda il sud, la dottoressa Cavalli mi ha spiegato che le difficoltà relative alle prenotazioni per la risonanza magnetica a Formia sono in larga parte relative alla carenza di personale, che sta cercando di reclutare, che l’emodinamica è stata portata ad h24 e che, per meglio separare i pazienti Covid dagli altri, sta cercando di ampliare il pronto soccorso del “Dono Svizzero”, per cui ha già trasmesso il piano di fattibilità e la richiesta di finanziamenti alla Regione. La direttrice generale mi ha invece detto che qualche ritardo c’è sul nuovo “Goretti”, per cui si sta rivedendo il progetto, essendo stato previsto inizialmente un investimento di 385 milioni che è stato necessario ridurre a 300, ma che comunque anche su tale fronte l’Azienda è impegnata a non perdere tempo prezioso. Per quanto riguarda infine l’estate e la necessità di garantire servizi tanto ai residenti quanto ai tanti turisti, l’Asl sta cercando personale, medici e infermieri, puntando a rafforzare soprattutto l’ortopedia e le guardie mediche. Sono soddisfatto dell’incontro avuto con la dottoressa Cavalli. Ho trovato davanti a me una manager preparata, che ha già studiato a fondo i tanti problemi del territorio, concreta e con tanta voglia di fare. Per realizzare i nuovi ospedali, dotare le strutture esistenti delle necessarie strumentazioni e assumere il personale di cui vi è forte carenza, partendo dagli anestesisti, uno dei nodi principali resta ovviamente quello dei fondi. Determinanti potranno però essere le risorse europee e, se la manager proseguirà con la determinazione e la speditezza che ha mostrato nel confronto avuto con lei, non potrò che essere al suo fianco. Sarà mia cura lottare in Parlamento affinché all’Asl di Latina siano assicurati i fondi necessari e affinché quanto prima vengano risolti anche i problemi legati alle connessioni tra i diversi ospedali, in particolare quelle dell’ospedale di Fondi, fondamentali ad esempio per la telerefertazione. Per troppo tempo il territorio pontino ha sofferto per servizi non all’altezza e l’occasione di una nuova sanità da costruire grazie al Recovery non può essere persa per alcuna ragione.