Pedemontana Formia, Nuovo Progetto da oltre 5 Milioni: Opportunità o Spreco di Denaro?

La Pedemontana sembra ripartire, con un finanziamento di circa 5,7 milioni di euro per la progettazione definitiva. Questo nuovo capitolo aggiunge complessità a una lunga storia di ritardi e polemiche. Il progetto, originariamente approvato nel 2023 come studio di fattibilità tecnico-economico (costato €727.000), è già stato rimandato due volte dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, che ha richiesto chiarimenti e modifiche.

Adesso, però, si cerca di andare avanti con il coinvolgimento dei sindaci dei comuni del golfo e della provincia di Latina, oltre al Comitato per l’Incolumità Stradale di Formia. Questi ultimi hanno sollecitato Anas a considerare le esigenze del territorio, come il futuro ospedale di Formia, proponendo ingressi e sbocchi diversi rispetto al progetto preliminare. Nella fase di progettazione definitiva, affidata a PROGER S.P.A. dopo che SWS ENGINEERING S.P.A. ha concluso il progetto preliminare, Anas sta cercando di integrare le richieste ricevute con nuove indagini e rilievi sul campo.

C’è da chiedersi, tuttavia, se il progetto valga davvero lo sforzo, soprattutto considerando la lievitazione esponenziale dei costi, passati dai circa 160 milioni iniziali a oltre 530 milioni di euro. Da dove proviene questa enorme differenza? E ancora, la progettazione definitiva non sarà pronta prima del 2025, confermando i tempi biblici di quest’opera che sembra rincorrere l’orizzonte senza mai raggiungerlo.

Nel frattempo, i cittadini segnalano caos e smarrimento. I tecnici incaricati dei sopralluoghi si presentano presso le proprietà senza preavviso, alimentando sfiducia e incertezza. Non solo mancano autorizzazioni visibili, ma anche la trasparenza nelle comunicazioni sembra essere una promessa disattesa.

In questo contesto, è ancora ragionevole insistere su un’opera che forse non vedrà mai la luce? Se la Pedemontana non fosse più realizzabile, i fondi dovrebbero essere dirottati verso interventi di viabilità ordinaria, magari iniziando dall’eliminazione del semaforo sulla rotatoria presso la zona della caserma dei carabinieri, uno dei nodi più critici della circolazione a Formia.

Forse è giunto il momento di rivalutare questa infrastruttura, cercando soluzioni alternative che siano realmente sostenibili e che rispondano alle esigenze della cittadinanza. La speranza è che non si tratti dell’ennesimo spreco di denaro pubblico, ma che si possa finalmente arrivare a un’opera che, in qualche forma, risponda davvero ai bisogni di chi vive nel golfo.

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