Nel 2020, il deputato Raffaele Trano aveva presentato una proposta di legge A.C. 2770 (https://shorturl.at/kgrMf) per contrastare gli incendi ambientali, prendendo spunto dall’incendio che aveva devastato il sito di trattamento dei rifiuti LOAS ad Aprilia. L’incendio, scoppiato nell’agosto dello stesso anno, aveva causato un’emergenza ambientale senza precedenti, con fiamme alte fino a 15 metri che hanno richiesto l’intervento massiccio dei Vigili del Fuoco.
Ci fu un anche un convegno intitolato “Lazio dei Fuochi” che aveva evidenziato le gravi carenze nella prevenzione e nella gestione degli incendi, spingendo Trano, ecologisti come Giorgio Libralato, Cinzia Vaccarini e associazioni locali a proporre una legge che introducesse misure più stringenti e strumenti più efficaci per combattere questo tipo di disastri ambientali .
Nonostante l’urgenza della situazione e l’evidente necessità di una regolamentazione più rigorosa, la proposta di legge non è mai stata approvata dal Parlamento. Le ragioni dell’insuccesso sono molteplici e includono le difficoltà burocratiche, l’opposizione politica e la mancanza di priorità data a questioni ambientali rispetto ad altri temi. Questo fallimento legislativo ha lasciato la regione del Lazio e molte altre aree del paese senza gli strumenti necessari per prevenire e gestire efficacemente gli incendi ambientali.
Da allora, la regione del Lazio ha continuato a far fronte a numerosi incendi ambientali. Secondo i dati raccolti, ci sono stati almeno 46 roghi significativi nel territorio del Lazio dal dicembre 2020 ad oggi. Senza considerare l’ultimissimo incendio nei capannoni della società cooperativa Farla a Latina, che si occupa dello stoccaggio dei medicinali. Questi incendi hanno causato gravi danni all’ambiente locale, compromettendo la qualità dell’aria e mettendo a rischio la salute e la sicurezza della comunità. Gli incendi non solo distruggono la vegetazione e la fauna locali, ma rilasciano anche sostanze tossiche nell’atmosfera, contribuendo all’inquinamento e rappresentando una minaccia per la salute pubblica .
Nonostante gli sforzi del deputato Trano per affrontare il problema attraverso una nuova legislazione, l’assenza di una legge efficace ha permesso il persistere di questa criticità ambientale. Gli esperti sottolineano la necessità di interventi normativi e operativi più incisivi per prevenire e gestire in modo adeguato gli incendi. Le proposte includono l’implementazione di tecnologie avanzate per il monitoraggio e la rilevazione precoce degli incendi, l’adozione di piani di gestione del rischio più rigorosi e la formazione di squadre specializzate nella lotta agli incendi boschivi.
Gli incendi ambientali non hanno solo un impatto immediato e visibile, ma anche conseguenze a lungo termine per l’ecosistema e la popolazione. La distruzione degli habitat naturali può portare alla perdita di biodiversità, mentre l’inquinamento atmosferico causato dai fumi tossici può avere effetti duraturi sulla salute umana. Inoltre, gli incendi possono avere un impatto economico significativo, danneggiando le attività agricole e turistiche e aumentando i costi per la ricostruzione e la bonifica delle aree colpite .
L’incapacità di approvare una legge efficace contro gli incendi ambientali rappresenta una grave mancanza nella protezione del nostro ambiente e della nostra salute. È imperativo che le autorità politiche e legislative diano priorità a questa emergenza, adottando misure concrete per prevenire e gestire gli incendi. Solo attraverso un impegno concertato e la collaborazione tra istituzioni, esperti e comunità locali sarà possibile affrontare efficacemente questa sfida e garantire un futuro più sicuro e sostenibile per tutti.
“Se non si interviene, afferma Trano, immediatamente con l’emanazione di un decreto legge ispirato alla mia proposta, non porremo mai fine ai roghi che ogni anno causano gravi danni ambientali, specialmente nel Lazio. È imperativo che la politica si adoperi per risolvere i problemi reali e tangibili dei cittadini; altrimenti, quale scopo ha?”
FONTI:
https://pontiniaecologia.blogspot.com/2024/07/dal-266-fine-2020-sono-9-i-roghi-nel.html