La stazione di Gaeta è di tutti. L’abbiamo difesa con atti politici ed amministrativi, l’abbiamo scritto in comunicati e post sui social, ma ora è arrivato il momento di andare oltre. La magistratura sta facendo il proprio lavoro, ma i cittadini devono assumersi le proprie responsabilità.
E’ il momento di scendere in piazza assieme, è il momento per di metterci la faccia per noi e per chi verrà dopo di noi. Senza fare calcoli politici, come ha fatto chi ha congegnato l’intera operazione immobiliare della stazione di Gaeta e chi vi ha preso parte, favorendo la trasformazione di un bene comune, a servizio di tutti, in un bene a servizio di forze private.
E’ il momento di riporre le bandiere ed i simboli di partito, di raccogliere le rivendicazioni legittime di ognuno di noi in un’unica voce forte e chiara e gridare un’unica parola: vergogna!
E’ il momento di far prevalere la generosità che ci hanno insegnato i nostri genitori e che ho sempre riconosciuto in tutti voi. Ognuno con le proprie idee, con la propria identità e le proprie competenze, con le molteplici sfumature ed atti con i quali ci si è opposti a questo gigante Monopoli.
L’area della stazione oggi può essere utilizzata come parcheggio privato, ma ci si può anche costruire sopra molti metri cubi, grazie ad una procedura di variante mai passata in consiglio comunale, una situazione a dir poco grottesca e da cui l’amministrazione comunale non ha mai sentito il bisogno di dissociarsi né con prese di posizione chiare, né con atti amministrativi trasparenti.
E’ il momento di sostenere la richiesta di convocazione del consiglio comunale che è stata già depositata per cancellare questa brutta pagina e rimettere l’ex stazione a disposizione di tutti.
Se davvero tutti coloro che hanno sentito il bisogno di scrivere il proprio comunicato, o di intraprendere le proprie iniziative politiche nelle sedi competenti, in Comune, in Regione, in Parlamento, compresi anche i cittadini che si sono indignati pubblicamente, hanno davvero a cuore come solo obiettivo il rispetto delle regole, la legalità, il bene comune e che l’ex piazzale delle stazione torni alla città, hanno e abbiamo tutti noi ora l’opportunità di opporci insieme a questa vergogna e cercare di combattere i comitati di affari per il bene di Gaeta. Rinunciare è legittimo, ma poi non si venga a rivendicare credibilità quando c’è stato da metterci la faccia perché i comunicati possiamo farli tutti.
La città è stata colpita al cuore e, vista la facilità con cui avvengono certi passaggi immobiliari e come vengono cambiate le regole, nessuno può dirsi sicuro, nemmeno in casa propria. Mi appello alla vostra maturità: Gaeta ha bisogno di tutti noi, questa vicenda ci vuole uniti e compatti.
SCENDIAMO IN PIAZZA PER MANIFESTARE ASSIEME, SENZA BANDIERE O SIMBOLI DI PARTITO
SABATO 29 GENNAIO 2022, ore 16
AREA ANTISTANTE L’EX STAZIONE DI GAETA.