Ieri la Camera dei deputati ha convertito in legge il decreto legge per ridurre la tassazione sul lavoro. Il testo sul quale ho avuto l’onore di relazionare, in veste di Presidente della Commissione Finanze, sarà un ulteriore aiuto per l’economia e per le famiglie italiane, messe a dura
prova dall’emergenza coronavirus. Era stato varato prima dell’esplosione dell’epidemia, con l’obiettivo di ridurre il peso del fisco sul lavoro dipendente e restituire cosi’ potere d’acquisto ai lavoratori, sia ai dipendenti pubblici che privati, e oggi ancor piu’ necessaria. Quando il provvedimento, dopo l’approvazione in prima lettura al Senato, e’ passato alla Camera eravamo gia’ in emergenza e la Commissione finanze ha
convenuto all’unanimita’ circa la necessita’ di accelerarne al massimo l’esame, rinunciando allo svolgimento di audizioni e alla presentazione di emendamenti.
Un atteggiamento responsabile da parte di tutti i colleghi, che ringrazio. Quello compiuto e’ chiaramente solo un primo passo, seppure importante, verso un sistema fiscale più equo, piu’ trasparente e maggiormente orientato alla crescita. Occorrera’ poi una riforma organica del sistema di imposizione diretta. Quando è stato messo a punto il decreto legge era inoltre pensato soprattutto per i lavoratori dipendenti. Oggi pero’ le maggiori difficolta’ si sono spostate sui ceti produttivi, sulle piccole e medie imprese che avranno enormi problemi nel risollevarsi, e il Governo deve concentrarsi su di loro. Senza tali aziende non c’e’ infatti futuro neppure per i lavoratori dipendenti”. A dichiararlo Raffaele Trano,
presidente Commissione finanze alla Camera