Oggi vi racconto una storia, una di quelle che fanno riflettere perché è così vera da non sembrare reale.
Le protagoniste di questa vicenda sono due: c’è una compagnia aerea garantita dallo Stato, e una delle provincie italiane tra le più gettonate tra le mete turistiche. Se questa fosse una simulazione di buon management sarebbe semplice risolverla. Facile perché si tratterebbe di una partita win-win.
E invece no, proprio in Italia dove il turismo è uno dei settori chiave per l’economia, la storia sembra risolversi una partita in perdita.
Succede questo: Alitalia, dopo aver ricevuto l’ennesimo finanziamento di 3miliardi dallo Stato, soldi pubblici quindi, decide di abbandonare l’aeroporto di Trapani. “Non ci conviene” hanno detto, nonostante fosse già avvenuta la vendita dei biglietti per la stagione estiva. Tutto questo succede ora, dopo i mesi di lockdown, quando la stagione turistica sta timidamente ripartendo, quando i dati ci dicono che la criminalità organizzata sta cercando di approfittare della crisi economica post Covid per fare man bassa di investimenti e sostituire lo Stato penetrando l’economia legale. Alitalia si comporta come fosse una agenzia di servizi. Ma noi l’abbiamo salvata in virtù del suo essere una compagnia di bandiera. Isolare l’economia di interi territori significa, non solo svantaggiare una parte di quei cittadini che hanno versato i 3 milioni utili al salvataggio: significa aiutare le mafie. “Consumate prodotti italiani” ci diceva poche settimane fa un ministro.
- Dov’è finito questo spirito patriottico?
Cristo si è fermato ad Eboli, libro capolavoro di Carlo Levi da cui è tratto l’omonimo film che gli rende omaggio. Oggi lo Stato, il governo quindi, sembra fermarsi prima di Trapani, prima di mille luoghi meravigliosi visitati dai turisti di tutto il mondo. Si ferma su ciglio degli annunci vetrina, dei summit in diretta e le convention alla moda. Succede a Trapani, ma non solo.
Accade anche nelle altrettanto amate isole Pontine, che si raggiungono a fatica e su mezzi vecchi e inquinanti.
Stamattina parteciperò ad alcune iniziative con il Presidente Nicola Zingaretti e denuncerò questa intollerabile situazione che si ripete in mille altre parti d’Italia.